Il suo nome è legato sia al colore rosso intenso con riflessi violacei, sia a una leggenda che narra che Giuda, dopo essere morto ed aver trascorso quella triste condotta sulla terra, si fosse amaramente pentito dell’aver tradito Gesù. Secondo la leggenda quest’ultimo, in segno di perdono, lo avrebbe fatto resuscitare, in carne ed ossa in Oltrepò.
Riconosciutolo, i cittadini del posto decisero di ucciderlo per il ruolo avuto nella passione di Cristo e Giuda riuscì a salvarsi grazie ad un dono che fece ai viticoltori locali, risanando le viti dalla malattia che le aveva colpite. Per ringraziarlo, i viticoltori gli dedicarono il nome del vino di quella zona, che da allora divenne Sangue di Giuda.